Il Museo Archeologico Comunale di Villasimius, inaugurato il 27 maggio del 2000, ospita i reperti provenienti da recuperi e scavi subacquei e da scavi archeologici e recuperi occasionali effettuati in tutto il territorio comunale. La raccolta di materiali si è arricchita in questi anni grazie a consegne spontanee dei cittadini.
L’edificio che ospita il Museo è il risultato della ristrutturazione di un piccolo complesso relativo ad una casa rurale "a corte" edificata nel corso del 1800 dalla Famiglia Farci. L’area scoperta, "sa pratza", era destinata originariamente al deposito di attrezzi agricoli e come stalla del cavallo da "monta" del proprietario, sulla sinistra del cortile vi era un pozzo per il fabbisogno quotidiano di acqua. Il portico, "sa lolla", che si apriva sul cortile era utilizzato come ricovero degli animali domestici, buoi, cavalli, asini e galline: si conservano ancora una decina di anelli in metallo fissati alle pareti. Il piano superiore era adibito a deposito - granaio, ma anche ad abitazione. Dell’edificio originario si conservano la scala con piastrelle in cotto che conduceva al piano superiore e là una parete in "ladiri" o "ladri" nella variante linguistica locale (dal latino later – argilla) ovvero in mattoni d’argilla cruda, utilizzati in molte case del Campidano.